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Illustrazione di Maria Marta Bertolio

Lettera ai soci al tempo del coronavirus

Milano, 20/4/2020

Ai soci, amiche ed amici di Astrid.

A distanza di un mese dall’inizio di questo momento così particolare, vogliamo condividere la nostra visione, ovvero valorizzare la consapevolezza di riuscire a fare i conti con i vissuti pesanti che sono in circolo e che ci attraversano. Emozioni come paura, angoscia, solitudine, che muovono tenaci resistenze con conseguenti reazioni anche non funzionali. Si possono infatti attivare reazioni di fuga, insofferenza, superficialità, conflitto, ansia… Fare i conti con il contagio vuol dire includere la forza dei legami con il loro potere curativo. La consapevolezza permette la gestione dei vissuti virulenti e il potenziamento della nostra resilienza. 

È importante riconoscere i dati oggettivi per poterli distinguere con chiarezza dai vissuti emotivi. Possiamo reagire con gesti pratici, curando la nostra salute fisica e psicologica anche in modo creativo. 

Scandire la giornata con buon senso, con un ascolto attento e soprattutto con la tenuta negli affetti. 

Fronteggiare il senso della frammentarietà, del tenere insieme nella lontananza obbligata (per esempio dai genitori anziani), gli impegni professionali e familiari compattati tutti nello spazio della casa. 

Ci è d’aiuto assecondare il bisogno di comunicare il voler bene e la nostra vicinanza, andando oltre alle interferenze che ci possono demoralizzare. Ritrovare il gesto dell’abbraccio anche senza il contatto fisico, mantenendolo vivo come immagine. Stare nella dedizione senza conferme evidenti e nelle domande senza risposta. Restare collegati ai messaggi dei sogni e alla verità dei sentimenti.

Ci è d’aiuto riferirci alle esperienze che già abbiamo vissuto, agli insegnamenti che abbiamo interiorizzato e che ci hanno aiutato a sviluppare fiducia e speranza. Possiamo permetterci di fare i conti con la paura, ascoltarla, senza escludere un atteggiamento pragmatico verso la quotidianità.

In questo tempo di crisi lo stare in casa, in famiglia, ci permette di riconsiderare le consuetudini e le relazioni e di attivare nuove forme per stare insieme in spazi e tempi vincolati.

Per il C.d.A. Astrid

la Presidente

Simona Carlevarini