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RISPETTARE LE REGOLE: SICUREZZA O CONTROLLO?
DAL CERCHIO DEL 7 OTTOBRE 2024 – Maria Casiraghi & Carmen Greco
Le regole, intese come confine, possono essere utili nella regolazione emotiva e comportamentale. Permettono di restare ancorati alla realtà e costituiscono un valido contenimento quando l’emotivo e l’impulsività sono fuori controllo. Sfuggire e trasgredire alle regole può essere interpretato come una richiesta distorta di aiuto. Il mio stare fuori dalla regola dice qualcosa del Sè, dice che non so bene cosa succede, non so come leggere e darmi le risposte che servirebbero.
Le regole costituiscono la sintesi codificata di un processo di mediazione. Si basano su un riconoscimento condiviso, che funziona da regolatore di procedure, atteggiamenti, visioni. Si richiede pertanto responsabilità sia da parte di chi deve osservare le regole sia di chi ha il compito di farle rispettare. In famiglia può accadere che il genitore si senta in colpa verso il figlio (teme di essere visto dal figlio come “cattivo”), ma in tal caso può essere il genitore che sta facendo i conti con la sua storia di figlio. In lui si rivitalizza quanto da figlio ha o non ha imparato a sua volta con il suo genitore. C’è sempre un filo del passato che si riattiva nei fatti del presente. Spesso i genitori che non hanno esercitato la funzione regolativa lasciano nel figlio l’esperienza di mancanza, di vuoto che può tradursi in rabbia perché, a loro volta diventati genitori, si sentono sforniti da quella esperienza regolativa che non hanno fatto a loro tempo.
Riconoscere e condividere il valore della regola richiede fiducia nel farsi guidare e nel condurre l’altro. Il rispetto delle regole non è controllo. Ben diverso è controllare, e se la regola non è osservata o viene trasgredita, ricorrere alla coercizione o sanzione.
Entrare in un sistema regolamentato (la famiglia, il tessuto sociale, la scuola ecc…) chiede una crescita dell’identità personale e il costituirsi dell’identità sociale. È un processo di crescita personale e di rete nel tessuto sociale.